Coppa del Mondo di sci

Grazie Giuliano Razzoli per le emozioni che ci hai regalato

Tutta la carriera di questo slalomista

Giuliano Razzoli, nato il 18 dicembre 1984 a Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), è uno dei più grandi sciatori alpini italiani di tutti i tempi, specializzato nello slalom speciale. La sua carriera è costellata di successi, tra cui spicca l’indimenticabile medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali di Vancouver 2010.

Gli Esordi e l’Ascesa

Razzoli inizia a sciare all’età di tre anni e a 18 anni entra a far parte della squadra nazionale italiana. Nel 2006 fa il suo debutto in Coppa del Mondo, ottenendo subito un promettente 13° posto nello slalom speciale di Shigakogen, in Giappone.

L’Apice della Carriera: L’Oro Olimpico a Vancouver 2010

Il momento più alto della carriera di Giuliano Razzoli arriva il 27 febbraio 2010, quando conquista la medaglia d’oro nello slalom speciale alle Olimpiadi Invernali di Vancouver. Con una performance magistrale, Razzoli si impone davanti all’croato Ivica Kostelic e allo svedese Andre Myhrer, riportando l’oro olimpico nello slalom speciale in Italia dopo 22 anni (l’ultimo era stato Alberto Tomba a Calgary 1988).

Successi in Coppa del Mondo

Oltre all’oro olimpico, Razzoli vanta anche importanti successi in Coppa del Mondo. In totale, ha conquistato 3 vittorie e 8 podi nella competizione:

  • Vittoria nello slalom speciale di Zagreb nel 2009
  • Vittoria nello slalom speciale di Wengen nel 2010
  • Vittoria nello slalom speciale di Kranjska Gora nel 2015

Altre medaglie e riconoscimenti

Razzoli ha ottenuto anche una medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di Schladming 2013 nella gara a squadre e una medaglia di bronzo nella stessa competizione ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen 2011.

Nel 2010, in seguito al trionfo olimpico, è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Olimpiadi invernali Beijing 2022

Giuliano Razzoli si è classificato ottavo nello slalom Olimpico a soli 26 centesimi dal podio, un finale per lui amaro, ci credeva e le sue parole come giustamente scrive Sciare Magazine su Instagram andrebbero fatte leggere a tutti i ragazzini che fanno agonismo.

 

“È stato bello provarci, ci sono finito a 26 centesimi. Vicino ma non abbastanza. Ci credevo, sapevo di poterlo fare, ma sono stati più bravi i primi. Ho fatto una bella manche, c’è poco da raccontare. Forse la medaglia me la sono giocata nel primo tratto. Ho perso un appoggio in una curva e lì credo di aver perso quei tre decimi, perché poi c’era da fare velocità e non l’ho fatta, proseguendo le successiva 4, 5 porte un po’ in ritardo. Poi ho sciato bene fino al traguardo, tirando e rischiando senza sbagliare. Ma quell’appoggio lì lo pago carissimo.

È stato bello essere qui, ci credevo, era un sogno finire con una medaglia olimpica. Un po’ di tristezza c’è, però non dovrei neanche essere triste, perché alla fin fine ho fatto una bella gara, ho sciato forte. Poi, certo, guardo la classifica e quei due decimi bruciano tantissimo e fanno male. Mi sarebbe proprio piaciuto finire la mia avventura olimpica con una medaglia.

E forse me lo sarei anche meritato. Però lo sport è questo.

Ti insegna a credere nei sogni, a crederci fino in fondo , a tenere duro anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Io ci ho creduto e adesso un po’ fa male perché ci sono andato davvero molto vicino, ma devo essere fiero del lavoro che ho fatto e di come ho sciato per tutta la stagione.

Devo ringraziare tantissimo tutti i miei amici, i miei fan, lo staff della squadra e quello che mi ha seguito a casa. Mi hanno dato tutti sempre tanto appoggio e molta fiducia. Ho sentito una forza particolare oggi. Sapevo che sarebbe stata la mia ultima Olimpiade. Ci tenevo tanto e sono felice di aver dato il meglio. L’Italia era con me e l’ho sentito. Penso di avere regalato delle emozioni come ho sempre cercato di fare. La medaglia non è arrivata, ma così è lo sport e bisogna accettare quando gli altri  vanno più forte”.

Seguite Giuliano sul suo profilo Instagram: https://www.instagram.com/sciaremag/

L’Eredità di Giuliano Razzoli

Giuliano Razzoli ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dello sci alpino italiano. La sua medaglia d’oro olimpica a Vancouver 2010 rimarrà per sempre uno dei momenti più emozionanti e significativi dello sport invernale azzurro. Con la sua tecnica impeccabile, la sua determinazione e la sua classe, Razzoli ha ispirato e continua a ispirare generazioni di giovani sciatori italiani.

E non dimenticatevi di andare a sciare al Cimone per provare la pista Razzo dedicata a Giuliano!

Francesco Grea

Scio dall'età di 3 anni, sono Atleta FISI nella categoria giovani e corro per lo Sporting Club Aprica. Amo anche la mountain bike ed il Downhill.

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