Scopriamo insieme tutto quello che avreste sempre voluto sapere su come funzionano gli impianti di innevamento artificial, colloquialmente detti anche cannoni da neve, per produrre la neve artificiale.
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Come funzionano i cannoni da neve
Un vero amante della neve a parte stagioni particolarmente nevose come l’inverno 2020-21 (purtroppo senza poterla veramente utilizzare..) ha da almeno 20 anni cominciato anche ad apprezzare il contributo essenziale dato dagli impianti di innevamento artificiale.
Molte volte solo gli impianti di innevamento artificiale rendono possibile sciare a quote medio basse e contribuiscono comunque a migliorare la qualità del fondo delle piste, eliminando sassi e rendendo la battitura delle piste più agevole.
Ma vi siete mai chiesti come funzionano gli impianti di innevamento artificiale? cerchiamo di capirlo insieme.
La storia
Cominciamo dalle origini: tutto nacque per caso negli Stati Uniti da un impianto di irrigazione che durante la notte a causa di temperatura e pressione cominciò a funzionare come il primo cannone, sparando ghiaccio….;-)
Il processo chimico fisico
Il processo non è molto diverso dal quello che accade in natura, possiamo dividerlo in due fasi, condensate ovviamente in frazioni di secondo:
- viene pompata dalla macchina acqua in pressione che viene nebulizzata e al contatto con l’aria ghiaccia quasi istantaneamente (ammesso sempre che la temperatura ovviamente lo consenta da -3 almeno in giù) formando così il primo cristallo di ghiaccio, o nucleo di condensazione), come in natura dove questo avviene in quota dalla condensazione di molecole di acqua a causa dell’abbassamento della temperatura stessa.
- In questa miscela si immette ancora acqua vaporizzata che si “addensa” intorno al primo nucleo formando il cristallo di neve che che poi cade a terra per la gravità, sempre come avviene in natura dove il primo nucleo cadendo addensa su di sè altre molecole e a seconda della temperatura varia la propria densità (+ freddo, + denso, + caldo + largo come cristallo ndr).
Le condizioni ideali
Le condizioni ideali per produrre neve sono temperatura inferiore a -3 gradi centigradi, umidità bassa ed assenza di vento
Va detto che la tecnologia evolve di continuo e di recente ho anche letto di sperimentazioni di nuove forme di innevamento artificiale che potrebbero funzionare anche con temperature sopra lo zero, tornerò sul punto in un articolo dedicato.
La neve artificiale è più densa della normale, ovviamente e non mancano le polemiche con gli ambientalisti che nascono dal fatto che per produrla occorrano ingenti quantità di acqua ed energia.
Nell’estate 2018 sulle nevi del ghiacciaio dello Stelvio sono stati sperimentati alcuni modelli che permettano di produrre neve artificiale con temperature anche superiori allo zero.
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gradi centimetri?
gradi centimetri?
Quindi neve "programmata", non "artificiale".
Giusto?
Eh si.
con temperatura di +2 gradi e umidità del 10% si riesce a fare la neve, come esperimenti fatti alla fine degli anni novanta dalla società valteco e poi dalla wacht perchè in quelle condizioni la temperatura del nucleo di condensazione è appena al di sotto dello zero termico, infatti ad una temperatura ambientale di -1.5 gradi con umidità del 90% i cannoni in bassa pressione producono solo acqua polverizzata.
saluti