Quanto è realistico un Autovelox sugli sci, in arrivo nuove regole? ad esempio rilevazione radar della velocità sugli sci e nuovi obblighi di sicurezza come casco obbligatorio sino a 18 anni e protezioni per i minori di 14 anni.
La notizia è stata anticipata recentemente sul quotidiano Il Messaggero, peraltro l'”Autovelox sugli sci” o Speed Radar non sarebbe una novità assoluta, negli anni scorsi lo speed control è in funzione in alcune piste ad Andermatt e St. Moritz come effetto dissuasore.
Andiamo per ordine e vediamo quali potrebbero essere i singoli provvedimenti che potrebbero essere emanati dal governo ma che inevitabilmente si scontrerebbero con le norme delle singole regioni. Riguardano sia i singoli sportivi che i gestori degli impianti.
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Casco obbligatorio sino a 18 anni
Questa è una norma assolutamente sensata, oggi il casco obbligatorio lo è già nella maggior parte delle regioni sino a 14 anni. La norma dal 1 Gennaio 2022 si applicherà a tutti i minori di 18 anni che praticano sci alpino, snowboard ma anche slitte e slittini, che negli anni passati hanno dato origine purtroppo a gravi incidenti.
Per gli inadempienti sarebbero previste sanzioni da 100 a 150 euro.
Paraschiena e protezioni
Questo tipo di protezioni sarebbero invece obbligatori solo per i principianti ma qui il confine è sottile: per limite di età? per livello tecnico? va detto che protezioni e paraschiena sono sempre più diffusi fra i bambini e ragazzini.
Speed control e rilevatori di velocità
L’obiettivo è ridurre la velocità nei tratti più pericolosi e frequentati delle piste e con condizioni meteo e fondo delle piste particolari.
Di chi sarà la responsabilità dello speed control? chi dovrà installarlo? i gestori degli impianti o la Polizia Statale?
Non è chiaro anche chi contesterà il superamento del limite, polizia in pista appostata e che seguirà gli sciatori? sembra di difficile interpretazione ma l’effetto dissuasivo potrebbe esserci.
Omissione di soccorso
Purtroppo molte volte il fatto di tagliare la pista in velocità e causare investimenti ed incidenti a persone si abbina anche col fatto che chi investe spesso se riesce scappa via e non si ferma a prestare soccorso.
Sarà obbligatorio fermarsi e chiamare i soccorsi, chi non lo fa rischierà una multa da 250 a 1.000 euro..
Le regole FIS sono comunque già chiare e vanno rispettate: lo sciatore a monte deve rallentare e rispettare quello a valle rallentando, negli incroci la precedenza va a chi proviene da destra fatto salvo segnali differenti, non si può sostare nelle strettoie o dopo un dosso ad esempio.
Assicurazione RCA per lo sciatore
Questa è la norma forse più forte che obbligherebbe tutti ad avere una RCA valida per danni e infortuni verso terzi.
Obbligo di Artva per sci alpinismo e freeride
Diventerebbe obbligatorio a livello nazionale ma lo è già in molte regioni il fatto di dotarsi del kit di Artva, pala e sonda per chi pratica sci-alpinismo o lo sci fuoripista. Assolutamente di buon senso ed ineccepibile.
Il ruolo dei gestori degli impianti
Ma anche i gestori degli impianti sarebbero ovviamente coinvolti nella riforma, vediamo come.
Obbligo di segnaletica precisa e puntuale
I gestori avranno obbligo di segnalare con chiarezza la difficoltà di ciascuna pista in base ai criteri Blu, Rosso e nero che vi abbiamo spiegato in questo approfondimento: come si classificano le piste da sci in Italia.
Oltre alla difficoltà dovrebbe anche essere segnalata la condizione del fondo della pista: ghiacciato, poca neve, neve molle, etc. I gestori poi hanno già ora obbligo di chiusura in caso di pericolo.
Le sanzioni sarebbero pesanti da 5.000 euro a 50.000 euro in base al grado di infrazione.
Ulteriore obbligo è garantire mezzi e personale per il soccorso e il trasporto degli infortunati e la presenza sulle piste di un medico con esperienza di pronto soccorso con anche aree attrezzate per atterraggio elicotteri. Anche in questo caso previste sanzioni da 20 a 200 mila euro.
Patentino per le piste nere?
Più sfumato e inattuabile a mio avviso la richiesta di un certificato di abilità, un vero patentino che dovrebbe essere rilasciato dai gestori delle singole località a ciascuno sciatore prima di le piste nere.
Potrebbe diventare una sanzione per chi si avventura su una pista nera senza averne le capacità od essere in condizioni fisiche non adeguate, come ad esempio dopo aver bevuto alcolici ad un rifugio.
Cosa ne pensate? lasciatemi le vostre impressioni nei commenti.
Altri provvedimenti
Vi ricordo anche per ultima cosa questo provvedimento in vigore dal 1 di Gennaio 2022:
X me a parte ilrilevatore di velocita che da parte dei guarda piste ( carabinieri e pol strada ) è gia efficente in veneto e trentino alto adige ..le altre ..norme e come scoprire l acqua calda ci sono gia ..e anche le piste sono ben segnalate ..come novità …se vogliono ess all avanguardia hanno fatto un bel buco sull acqua ..saluti
Patentino per le piste nere un pò ideologico.
Ci sono fatti e statistiche che lo giustifichino? Una larga % degli incidenti avviene realmente sulle piste nere?.
E forse non attuabile per costi alti di esami, verifiche periodiche, controlli in situ.
Faciliterebbe inoltre una fuga verso località sciistiche estere dove non esiste una norma del genere.
L’intenzione è comprensibile ma guardando costi/benefici meglio puntare su altri modalità di innalzamento della sicurezza.
Per fare un paragone (non del tutto appropriato) ricordo che il Germania in una parte delle autostrade non ci sono limiti di velocità, ciònonstante il numero di morti/feriti è la metà rispetto all’Italia (pro/capite, pro/kmpercorso, ecc.).
Sono una “vecchia” sciatrice..50 anni fa le piste non erano campi da biliardo, non venivano continuamente battute dai gatti: a metà giornata (in Primavera molto prima) si formavano gobbe, avvallamenti che necessariamente dovevi accompagnare non certo superare a gran velocità a meno di non essere un campione di free stile. Dovevi saper sciare non correre, imparavi il Cristiana a monte ed a valle, scalettavi, ti facevi le gambe. Come scriveva Buzzati sciare è disegnare una linea su una superficie imacolata, sia scia perché si ama la neve, il silenzio e ciò che si ama si ama lentamente. Lo sci non è solo uno sport. È un esercizio dell’anima. È stare soli con se stessi immersi in paesaggi magnifici che vanno goduti con ogni senso. Non servono scivelox se si scia con la mente e l’anima
Tante belle cose ma nessun riferimento ai limiti. (10, 20 ….100 km ora ?)
Casco, paraschiena e assicurazione RCA, obbligatorie per tutti. Poi per quanto riguarda i patentini (blu, rosso e nero = come il colore della pista), lascerei ai gestori degli impianti (ed alle scuole-sci) l’onere di organizzare gli esami relativi (a pagamento). Sarebbe una simpatica gara goliardica fra sciatori vecchi e nuovi. Il patentino per il momento non lo renderei obbligatorio, ma l’assicurazione potrebbe costare di più all’assicurato. Il gestore dell’impianto potrebbe farsi firmare una dichiarazione, circa il possesso dei requisiti suddetti, all’atto dell’acquisto dello ski-pass, da parte dello sciatore.